CATANIA. Aspettare e sperare. Ormai è diventato il motto del sindaco di Aci Bonaccorsi, Mario Alì. L' area di protezione civile pronta dallo scorso ottobre, non è ancora nelle mani dell' amministrazione. Il motivo? Se la prima fase del progetto si è conclusa, la seconda parte cioè quella che prevede l' installazione di attrezzature adeguate per le attività di Protezione civile, ancora no. E pare che passerà molto tempo. Per avere delle novità ormai bisognerà aspettare la metà di settembre. Tutto cominciò a luglio del 2015 quando su un terreno di proprietà del Comune, il dipartimento di Protezione civile avviò degli interventi per la realizzazione di un' area di emergenza per la città. Lavori finanziati dall' Unione europea. A gestire i fondi è stata la Regione. Il progetto complessivamente è costato oltre 400 mila euro. Ma se la prima tranche del piano è filata liscia, la seconda invece, ancora deve partire. Gli interventi cominciati nel luglio dello scorso anno e terminati a ottobre, riguardavano la sistemazione del terreno. Lo spazio comunale infatti, è stato recintato. Ma non solo. Sono stati realizzati anche degli impianti idrici e d' illuminazione. Il progetto però, non è stato ancora completato. Si attende la gara d' appalto per la fornitura di alcune strutture come container, bagni chimici e gruppi elettrogeni. Materiali fondamentali per rendere sicura e adeguata l' area di protezione civile. Alla prima gara di fornitura, però, non si è presentato nessuno e i fondi europei, circa 92 mila euro, per l' acquisto delle attrezzature sono andati perduti. Il tempo per rifare un' altra gara non c' è stato. Alla fine della programmazione europea, i fondi vanno spesi e rendicontati. Se non è così, tornano indietro. Ed è quello che è successo nel caso dell' area di protezione civile di Aci Bonaccorsi. "A far andare tutto a rilento sono stati i tempi biblici della burocrazia. E così anche se i lavori all' interno dell' area di emergenza sono finiti, bisogna aspettare che si faccia anche la gara d' appalto per le attrezzature. La Re gione sta provando - spiega il sindaco, Mario Alì - a recuperare i finanziamenti comunitari persi nei progetti che non sono potuti andare in porto, come ad esempio nel nostro caso la gara per i materiali. Se dovesse riuscire a ritrovare queste somme, si procederà subito con il bando. In caso contrario, dovrà trovare i soldi per completare questo piano. Ormai per delle novità, bisognerà attendere il mese di settembre"