CATANIA. Sono stati rilasciati e denunciati, per aggressione e resistenza a pubblico ufficiale, i due catanesi, di 21 e 24 anni, del collettivo Aleph, fermati ieri dalla polizia per gli scontri avvenuti davanti alla Villa Bellini, dove il premier Matteo Renzi aveva chiuso la festa nazionale dell'Unità. Ieri momenti di tensione dopo che Renzi aveva tenuto il discorso di chiusura della manifestazione. Decine di giovani si sono lanciati contro il cordone delle forze dell'ordine piazzato alla fine di via Umberto davanti alla villa. Il suono delle sirene è riecheggiato in tutta la zona, mentre cariche della polizia erano in corso, con il lancio di lacrimogeni. Il tutto mentre centinaia di persone defluivano dal Giardino. Con gente che correva per paura, ma con la stragrande maggioranza, curiosa, ferma a guardare e riprendere con i telefonini. Un'ora di tensione che ha fatto calare l'attenzione dai contenuti della manifestazione: il No alla riforma costituzionale, la buona scuola, il rapporto con l'Europa, il lavoro, la scarsa attenzione verso le fasce deboli. Per questo oltre 500 persone si sono riunite e hanno sfilato in corteo mentre Renzi parlava, scandendo slogan contro il governo, ma soprattutto contro il premier. Il tema era 'Cacciamo Renzi', che campeggiava sullo striscione che apriva il corteo. Che ha percorso un chilometro di via Umberto, dopo il concentramento in piazza Iolanda, tra gli sguardi incuriositi di passanti e abitanti.