CATANIA. Un vero e proprio esodo da sud a nord. Gli insegnanti emigrano, volenti o nolenti, e lo fanno in massa. Le 29.720 assunzioni autorizzate dal Ministero per l' anno scolastico 2016/2017 sono infatti quasi tutte nelle regioni centrali e settentrionali del Paese. Rimanere a insegnare in Sicilia per molti sembra un sogno irrealizzabile. Diletta Rapisarda è una docente di 41 anni, di Catania, costretta a lasciare figli e marito per trasferirsi in Lombardia, a Milano, dove avrà la titolarità di cattedra per tre anni. «Sono insegnante dal 2000 - racconta -. Partecipai al concorso magistrale per la scuola dell' infanzia e la scuola primaria e successivamente mi sono abilitata, tramite Sissis, per la scuola superiore». «Ci sono tante storie simili alla mia. Molte mie colleghe sono ultracinquantenni che non hanno più figli piccoli. E sono state costrette ad andare via. In situazioni di questo tipo va considerato anche il fattore economico: il nostro stipendio base rimane lo stesso. Chi parte lo fa per conservare il posto non per guadagnare qualcosa. Bisogna considerare viaggio, alloggio in città come Milano dove il costo della vita è molto più alto. Si lasciano gli affetti, la propria casa, i propri figli. Mio marito è commercialista e non potrebbe in alcun modo spostarsi da qui». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CATANIA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE