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Rifiuti, il Tar di Catania rigetta il ricorso dell'Oikos dopo la delibera della Giunta

CATANIA. Il Tar di Catania ha rigettato il ricorso presentato dal legale rappresentante della ditta Oikos che chiedeva la sospensione e l'annullamento della delibera della Giunta comunale del capoluogo etneo con cui si prorogava il contratto per il servizio di igiene urbana e ambientale nel territorio comunale.

Per il Tribunale amministrativo il ricorso non si può accogliere perchè presentato dagli amministratori ordinari di una società «sottoposta ad amministrazione straordinaria». Lo rende noto con un comunicato l'ufficio stampa del Comune aggiungendo che nell'ordinanza il Tar - presidente ed estensore Gabriella Guzzardi, consigliere Giuseppa Leggio e referendario Francesco Mulieri - afferma che «non sussistono... i presupposti» per annullare la delibera «considerata la sussistenza di profili di fondatezza dell'eccezione di difetto di legittimazione» presentata dal Comune.

La nota aggiunge che il ricorso «era stato presentato dagli amministratori ordinari della società 'sottoposta ad amministrazione straordinarià. Nel settembre del 2014 la Prefettura, visto il rischio di provvedimenti interdittivi antimafia nei confronti delle aziende, seguendo le linee guida per la prevenzione dei fenomeni di corruzione indicate dall'Anac, aveva trasferito ai commissari nominati per Ipi e Oikos i poteri di temporanea gestione delle società limitatamente all'appalto del servizio di igiene urbana a Catania. Ciò aveva consentito di evitare che in città potessero nascere problemi di carattere igienico sanitario, di ordine pubblico o legati al mantenimento dei livelli occupazionali.

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