CATANIA. Nell'Ospedale Garibaldi Centro di Catania è stato effettuato un prelievo di fegato e reni da una paziente di 79 anni ricoverata dal 16 ottobre nel reparto Rianimazione perchè affetta da emorragia cerebrale, andata mercoledì scorso in arresto irreversibile delle funzioni cerebrali. La circostanza è stata certificata in via ufficiale dal collegio medico per l'accertamento della morte encefalica. Il coordinatore locale per i trapianti dell'Arnas Garibaldi Ilenia Bonanno è stata costantemente in contatto con il Centro Regionale Trapianti sin dal giorno precedente, quando è stata formulata la diagnosi di morte cerebrale da parte del rianimatore. Lo stesso Centro ha inviato un'equipe specializzata dall'Ismett di Palermo per il prelievo del fegato, poi trapiantato a un uomo siciliano di 60 anni, ed un gruppo di lavoro dal Policlinico di Catania per il prelievo di entrambi i reni, andati un uomo ricoverato nell'ospedale San Gerardo di Monza Brianza. «L'unità operativa di Rianimazione diretta dal dott. Sergio Pintaudi - ha detto il direttore generale dell'Arnas Garibaldi Giorgio Santonocito - si è ancora una volta distinta nell'impegno profuso per una finalità di alto valore etico, quale quello della donazione degli organi, capace di alleviare le sofferenze di tanti pazienti in attesa per i quali non esiste alternativa se non il trapianto». «A tal proposito - ha aggiunto - desidero ringraziare pubblicamente tutto il personale ospedaliero che ha lavorato alacremente alle attività di espianto. Questo evento dimostra che un'organizzazione ben coordinata può portare a risultati eccezionali. Il grande lavoro di sistema tra l'assessore Baldo Gucciardi, il nuovo coordinatore Regionale Bruna Piazza e tutti i direttori generali della rete ospedaliera dell'Emergenza, sta dando, infatti, i suoi frutti, consentendo di invertire un trend di netto calo delle donazioni di organi, che ormai da diversi anni si registrava in Sicilia».