CATANIA. Anche l'associazione Confconsumatori si è costituita parte civile nel processo scaturito dall'inchiesta sull'intervento eseguito, il 20 novembre del 213, nell'ospedale Garibaldi di Catania a una donna che entrata in sala operatoria per un problema al legamento crociato del ginocchio destro è stata invece operata al ginocchio sinistro, subendo un prelievo del tendine di cinque centimetri. Lo ha deciso il presidente della seconda sezionale del Tribunale di Catania che ha aggiornato il procedimento al prossimo 14 giugno con la deposizione della donna.
L'intervento è stato eseguito da due medici dell'ospedale Garibaldi Nesima, Domenico Borrello e Pietro Barbaro, che sono accusati di lesioni aggravate. Secondo il Pm Alfio Gabriele Fragalà avrebbero agito con «imperizia e negligenza» cagionando un danno permanente alla parte offesa.
I due medici hanno respinto le contestazioni, sostenendo di avere eseguito l'intervento al ginocchio sinistro, anzichè a quello destro, perchè dopo l'anestesia si sarebbero resi conto al tatto che era più urgente operare quell'arto e hanno proceduto all'asportazione del tendine.
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