CATANIA. Il “caso CamCom” è una battaglia di numeri, veleni e denunce. Sullo sfondo, l’inchiesta della Procura di Catania. Ieri, in quello che doveva essere il giorno di insediamento del nuovo Consiglio nella spettrale e mai decollata “Camera di Commercio del Sud Est” di Catania-Ragusa-Siracusa, i due … eserciti rivali si sono sfidati a distanza. In arrivo nuovi esposti alla magistratura.
I rappresentanti della cordata guidata dalle Confcommercio di Catania e Ragusa, ma formata anche da Coldiretti e Confesercenti etnee insieme con Casartigiani Siracusa, hanno dato appuntamento ai cronisti in mattinata nella sede camerale catanese di via Cappuccini. Riccardo Galimberti, il presidente di Confcommercio Catania sotto inchiesta con l’accusa di avere presentato liste gonfiate per ottenere la maggioranza nell’ente, ha dichiarato: “Quando i pm ci vorranno ascoltare, dimostreremo come i nostri numeri siano perfettamente a posto mentre pare che, da controlli sulle imprese iscritte in altre organizzazioni, sono risultate non in regola e quindi cancellate ben 3 mila 300 partite Iva. Non abbiamo ancora presentato nulla agli inquirenti, ma qualcosa certo faremo”.
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