ACIREALE. I conti correnti ed i beni dell’amministratore di una società acese attiva nel commercio di prodotti igienico-sanitari che avrebbe evaso 500 mila euro tra imposte dirette e Iva sono stati sequestrati, su disposizione dell’autorità giudiziaria etnea, dai militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza.
I beni interessati dal sequestro preventivo sono due appartamenti ad Aci Sant'Antonio, due polizze assicurative e sei conti correnti, il cui valore corrisponde all’imposta evasa. Il provvedimento è stato adottato al termine di indagini eseguite dalla Tenenza di Acireale, su delega della Procura, nel corso delle quali le Fiamme Gialle hanno accertato che l’impresa, utilizzando fatture che attestavano falsamente il sostenimento di costi per 1 milione di euro, era riuscita a ridurre in modo considerevole il proprio reddito e quindi la relativa tassazione.
I militari sostengono di avere accertato che i servizi di trasporto attestati con le fatture false in realtà non erano mai avvenuti e che esse erano state emesse da un’impresa di servizi, sempre riconducibile allo stesso nucleo familiare della società, solamente per consentire a quest’ultima l’evasione delle imposte. La denuncia per reati fiscali di entrambi i rappresentanti legali delle società coinvolte nella frode ha portato all’emissione da parte del Gip del provvedimento di sequestro.
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