Catania

Lunedì 25 Novembre 2024

Traffico di rifiuti nel Catanese: blitz con 14 arresti. Coinvolti anche funzionari pubblici

CATANIA. Mafia, traffico e trattamento illecito di tonnellate di rifiuti provenienti da tutto il territorio nazionale sono stati scoperti in Sicilia. Sono 14 le persone arrestate e sono coinvolti anche funzionari pubblici deputati al rilascio delle autorizzazioni. Indagato anche un dirigente dell'assessorato alle Infrastrutture e alla mobilità della Regione Siciliana. I carabinieri di Catania e del Nucleo Operativo Ecologico hanno eseguito, su delega della locale Direzione Distrettuale Antimafia, un provvedimento restrittivo emesso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale etneo nei confronti di persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti, estorsione e rapina, commessi con il metodo mafioso, usura, corruzione, falso in atto pubblico e traffico di influenze illecite. E’ stato disposto anche il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 6 imprese e dei rispettivi beni aziendali con un valore di 50 milioni di euro, di cui si sono occupati i finanzieri del Gico. Durante le indagini della Dda si è fatta luce sul traffico dei rifiuti portato avanti da due imprenditori catanesi, padre e figlio. Entrambi sarebbero vicini a cosa nostra catanese e sarebbero legati direttamente ad un boss per il quale agivano anche come prestanome. "Saranno immediatamente sospesi i funzionari della Regione coinvolti nello scandalo sul traffico di rifiuti pericolosi nel catanese scoperto dai carabinieri e dalla Dda di Catania ai quali vanno il ringraziamento e le congratulazioni mie personali e dell'intero governo per il grande lavoro di pulizia che stanno facendo". Lo dice il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. "Non ci troviamo di fronte alla semplice corruzione ma a un danno alla salute dei cittadini e dell'ambiente - aggiunge -. Non faremo sconti, i funzionari saranno sospesi nelle more della procedura di licenziamento".

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