CATANIA. L’eruzione in corso sull’Etna continua a dare spettacolo, non solo con le fontane di magma incandescente e i fiumi di lava che si riversano nell’immenso serbatoio naturle di Valle del Bove, ma anche con l’emissione di intense colonne di materiale piroclastico ed esplosioni freato-magmatiche. Il fenomeno si è ripetuto lungo la parete della Valle del Bove anche oggi pomeriggio, ma stavolta senza danni per le persone.
Il vulcanologo Salvatore Caffo, dirigente responsabile dell’Unità Operativa “Vulcanologia” della Direzione dell’Ente Parco dell'Etna, spiega cosa è accaduto sul vulcano oggi, tra le 16.05-16.30: "Credo che la lava, abbia impattato, all'interno della Valle del Bove, in prossimità della base della Montagnola, con ammassi nevosi o sandwich di neve e cenere, determinando una situazione simile a quella occorsa nel 2004 con conseguente attività freatica e freato-magmatica. Probabile che in seguito all'energizzazione del sistema lava – neve - acqua, si siano determinate le condizioni per conseguenti rotolamenti al limite della frana di materiale caldo".
L’intensa e spettacolare attività dell’Etna ha creato dei problemi all’aeroporto di Catania che stamani è rimasto chiuso per diverse ore prima di tornare alla normalità.
Moltissimi i turisti e gli appassionati che vogliono recarsi sui luoghi dell’eruzione per vedere da vicino il fenomeno e immortalarlo, ma le forze dell’ordine consigliano la massima prudenza e soprattutto di non avventurarsi senza guide esperte.
Il personale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) continua a monitorare con costanza l’evoluzione dei fenomeni. Non si può mai parlare di “situazione sotto controllo”, perché l’Etna è un vulcano imprevedibile, per cui l’allerta è sempre costante.
Intanto, preoccupazione per i danni che la polvere vitrea emessa dal vulcano può provocare alle colture viene espressa dalla Coldiretti di Catania, che in una nota, lancia l'allarme: "Fino a questo momento la situazione è sotto controllo e non ci sono segnalazioni, ma siamo preoccupati per i danni che la cenere lavica potrebbe provocare. Stiamo costantemente monitorando i paesi etnei dove l'esiguità della sabbia nera caduta rasserena per il momento gli agricoltori, che quest'anno hanno già subìto pesanti danni a causa del maltempo".
"Le colture che sarebbero danneggiate dalla cenere, con conseguenze gravissime nel caso in cui il fenomeno eruttivo dovesse continuare - aggiunge Coldiretti Catania - sarebbero soprattutto gli ortaggi e gli agrumi perché in fase di raccolta, a causa dello sfregamento, si rovinerebbe la buccia provocando danni irreparabili al frutto".
Resta aperto con soltanto cinque atterraggi possibili l'ora l'aeroporto di Catania. Le limitazioni, che non valgono per i decolli, saranno attive fino alle 6 di domattina. Lo ha deciso l'Unità di crisi dello scalo visto "il permanere dell'attuale fase eruttiva dell'Etna". Resta aperto e pianamente operativo l'aeroporto di Comiso (Ragusa). Lo rende noto la Sac.
Oggi a Catania sono stati cancellati 11 voli (3 in arrivo e 8 in partenza), dirottati 12 aerei in arrivo (8 su Comiso e 4 su Palermo) e 11 in partenza (7 su Comiso e 4 su Palermo). In quest'ultimo casa i passeggeri, compiute le operazioni di check-in nell'aeroporto di Catania, sono stati trasferiti, a bordo di pullman predisposti dalle compagnie aeree, negli scali interessati.
La Sac precisa che i passeggeri per avere informazioni sul proprio volo devono contattare la compagnia aerea di riferimento. Mentre l'orario, ed eventuali variazioni, sono consultabili in tempo reale sul sito www.aeroporto.catania.it, sull'app CTAairport, su Telegram (@aeroportocatania_bot) e sui profili Facebook e Twitter dello scalo.
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