CATANIA. Arresti domiciliari per l’avvocato civilista Antonio Drago, accusato di estorsione insieme con il suo presunto “bravo” Antonino Finocchiaro. L’ordine di custodia, chiesto dalla Procura distrettuale antimafia, ma respinto dal Giudice delle indagini preliminari e successivamente accolto dal Riesame in Appello, è stato definitivamente disposto giovedì dalla Cassazione.
Il 5 aprile, intanto, avrà inizio in Tribunale il processo “Brotherhood-Fratellanza” che vede il professionista tra gli imputati. Uno dei suoi difensori, il penalista Ignazio Danzuso, contesta il provvedimento cautelare – “non sussiste alcuna esigenza a più di tre anni dai fatti contestati” – e annuncia che già nella prima udienza potrebbe sollecitare al collegio giudicante la remissione in libertà per il proprio cliente.
Danzuso, quindi, afferma: “Io e l’avvocato Mario Brancato, che è codifensore di Drago, siamo certi di poter dimostrare in sede processuale come l’impianto accusatorio a carico del nostro assistito sia fondato sul nulla”.
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