CATANIA. Sarà processato per duplice omicidio e tentativo di omicidio il gioielliere di Nicolosi, Guido Gianni, di 57 anni, che il 18 febbraio del 2008 uccise due rapinatori e ne ferì un terzo che avevano assaltato il suo negozio, minacciando di uccidere la moglie con una pistola poi risultata a salve e senza il tappo rosso. Lo ha deciso il Gip di Catania, Fabio Digiacomo Barbagallo, che lo ha rinviato a giudizio ammettendo come parti civili i familiari delle due persone uccise, Davide Laudani e Sebastiano Catania, e il ferito, Fabio Pappalardo. Il processo comincerà il 6 giugno davanti la Corte d’Assise. Dalla ricostruzione dei periti medico legale e balistici l'uomo dopo avere ingaggiato una colluttazione con i banditi li avrebbe feriti, ma i colpi mortali sarebbero stati esplosi mentre fuggivano e i tre sarebbero stati centrati alle spalle. I legali del gioielliere, gli avvocati Orazio Gulisano e Michel Liuzzo, riproporranno la richiesta di perizia psichiatrica sull'imputato per stabilire se nel momento in cui ha esploso i colpi di arma da fuoco fosse in grado di intendere e volere o se la sua mente fosse stata «offuscata" dall’aggressione alla moglie.