CATANIA. «Ascensori fuori uso, agganci per carrozzina nelle locomotive che sono invece per bicicletta: dovrebbero essere usati sia dal ciclista, che dal disabile. Passi per il ciclista. Ma se il disabile non può usare le mani, come fa?». Salvatore Mirabella, presidente dell’associazione di volontariato «Come Ginestre», parla della “Metropolitana negata”. Lo fa con amarezza, con rabbia. «Le persone con disabilità e ridotta mobilità – afferma – nonché mamme con passeggini, anziani e chiunque sia temporaneamente inabile, non possono prendere la tanta decantata Metro. E tutto ciò è disarmante!».
Negli uffici della «Fce», la Ferrovia Circumetnea che gestisce la Metro cittadina, il direttore generale Alessandro Di Graziano risponde alla “chiamata” di Salvatore Mirabella annunciando interventi e soluzioni.
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