CATANIA. «E' inaccettabile che la Marina militare degli Stati Uniti non versi i contributi previdenziali al personale civile italiano che lavora nella base aerea di Sigonella in Sicilia. A quanto ci risulta la Us Navy sarebbe morosa per oltre 12 milioni di euro per contributi non versati al personale italiano dipendente». Lo affermano i deputati M5S Gianluca Rizzo e Giulia Grillo in un’interrogazione ai ministri della Difesa, Roberta Pinotti, e dell’Economia, Piercarlo Padoan, chiedendo di «intervenire subito per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori italiani». «È una questione di dignità oltre che di principio - aggiungono - e quello di Sigonella non è l’unico caso. Da una verifica incrociata con i dati Inps, il personale di Riscossione Sicilia ha constatato che anche la base di Napoli risulta morosa nei confronti del fisco per mancato versamento dei contributi ai lavoratori civili della Us Navy. Addirittura la base di comunicazioni concessa ad uso esclusivo alla marina militare Usa a Niscemi, e che ospita l’impianto Muos, risulta completamente inesistente al fisco italiano». «Non si possono assolutamente accettare situazioni di questo genere. Già in passato - osservano Gianluca Rizzo e Giulia Grillo - c'è stata la mancata collaborazione da parte della US Navy a rispettare una sentenza di condanna della Corte di Cassazione che ha sancito il reintegro di un lavoratore italiano, presso la base navale di Sigonella, ingiustamente licenziato. Da sottolineare che i lavoratori italiani delle basi militari Usa nel territorio nazionale, in virtù di accordi bilaterali Italia-Usa, sono assunti direttamente dalle Forze armate statunitensi. A differenza di altri Paesi europei - concludono i due deputati M5s - come la Spagna, Grecia e Germania, dove i lavoratori locali sono assunti dal Governo di quel Paese e prestati all’amministrazione Usa».