CATANIA. È in corso da parte degli uomini della Direzione investigativa antimafia (Dia) di Catania, guidata dal dirigente della Polizia di Stato Renato Panvino, l'esecuzione di un decreto di sequestro di beni per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro nei confronti di Sebastiano Distefano, di 58 anni, accusato di reati legati al narcotraffico, già condannato per i reati di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di materiale esplodente, per specifici reati in materia di evasione fiscale e per riciclaggio di valori di bollo contraffatti.
Il patrimonio sequestrato comprende sei imprese, quattro delle quali operanti nel settore di servizi di onoranze funebri, una nel settore di bar ristorazione, un'altra nel settore di servizi di parcheggi, rapporti bancari, numerosi immobili ubicati nel territorio di Ragusa e provincia e diversi automezzi. Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal il Tribunale - sezione Misure di prevenzione - di Ragusa, su proposta del direttore della Dia Nunzio Antonio Ferla.
La proposta della misura di prevenzione è stata avanzata dalla Dia al termine di una indagine patrimoniale tesa a verificare le modalità di acquisizione del patrimonio riconducibile all'uomo.
In particolare, il patrimonio sequestrato è composto da diversi rapporti bancari, quatto automezzi, dalle imprese di onoranze funebri di Ragusa "Croce Bianca Iblea di Distefano Sebastiano", "Centro Servizi Funerari di Distefano Fabio", " Centro Servizi Funebri Srl" e "L'azzurra Onlus Associazione di Volontariato", della "AGID Srl" che si occupa di bar e ristorazione. Inoltre sono state sequestrate il 50% delle quote sociali della "Aeroporto Immobiliare e servizi Srl" di Ragusa, società che gestisce parcheggi e autorimesse. Il provvedimento ha anche interessato 10 fabbricati, sei appezzamenti di terreno a Ragusa, Ragusa Ibla, Santa Croce Camerina, Chiaramonte Gulfi e Comiso.
Nel 2003 la Squadra Mobile di Palermo aveva inoltrato una comunicazione di notizia di reato in merito a 14 persone nell'ambito di una indagine durante la quale era emersa l'esistenza di una associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di cocaina, eroina e hashish che, avvalendosi di Distefano, avrebbe cercato di organizzare un traffico di sostanze stupefacenti tra la Germania e la Sicilia.
Nel 2009 Distefano era stato arrestato dai carabinieri di Ragusa perché ritenuto responsabile della distruzione di un edificio di proprietà di un suo concorrente. Nel 2015 la Corte d'Appello di Catania lo ha condannato per detenzione illegale e porto in luogo pubblico di materiale esplodente.
Nel giugno del 2010 era stato denunciato insieme con altre persone, tutte ritenute responsabili a vario titolo del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di compagnie assicurative. Nel 2015 era stato arrestato per un residuo di pena detentiva di quattro mesi e 29 giorni di reclusione per riciclaggio.