Catania

Venerdì 22 Novembre 2024

Rapina con sparatoria a Giarre, la polizia ferisce un bandito

GIARRE. Scene da film western ieri sera intorno alle 20,30 in pieno centro storico a Giarre, con  spettacolare inseguimento a piedi e sparatoria con ferito. Protagonisti gli agenti della squadra mobile di Catania e un gruppo di cinque rapinatori. L'episodio si è svolto nel quartiere "Carmine", in particolare nella zona  compresa tra la via Teatro, via Don Tommaso Leonardi e via Alfieri.

Secondo quanto è stato possibile apprendere i malviventi, con il volto travisato da cappucci, avrebbero tentato di rapinare una coppia di commercianti di cinesi, titolari di un grosso negozio, mentre i due rientravano in casa al termine della giornata lavorativa, presumibilmente con l'incasso, in un complesso di via Don Tommaso Leonardi. Le vittime erano davanti al portone di ingresso del palazzo quando sarebbero state picchiate e ferite dai rapinatori che sono stati interrotti nell’azione criminale dagli agenti della Polizia intervenuti a sorpresa.  Alla scena avrebbero assistito anche bambini in tenera età.
Colti di sorpresa i malviventi avrebbero cercato di scappare, inseguiti a piedi. Durante l'inseguimento è avvenuta la sparatoria (sarebbero stati esplosi almeno 5 colpi di pistola, un proiettile ha fracassato il lunotto di un suv in sosta). La banda è stata  bloccata all’angolo fra le vie Don Tommaso Leonardi Alfieri. Il commando sarebbe arrivato a Giarre tramite una Fiat Tipo bianca. Non è escluso che altri componenti del commando siano riusciti a fuggire.
Uno dei cinque banditi, tra cui un nordafricano, nel corso della sparatoria è stato ferito alla caviglia. Immediatamente soccorso dal 118 è stato condotto in ambulanza all'ospedale Cannizzaro, dove, per accertamenti, è stata condotta anche la coppia di cinesi vittima della rapina, che avrebbero riportato contusioni al volto. Fino a notte fonda sono stati compiuti i rilevi della polizia scientifica, presente anche il capo della Squadra Mobile, Antonio Salvago. Repertati i bossoli esplosi durante l'inseguimento. I cinque "compari" sono stati posti in stato di fermo.
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