CATANIA. E’ stata rinviata al prossimo 23 febbraio, per indisposizione della Corte, l’udienza del processo per duplice omicidio e tentativo di omicidio al gioielliere di Nicolosi, Guido Gianni, di 57 anni, che il 18 febbraio del 2008 uccise due rapinatori e ne ferì un terzo che avevano assaltato il suo negozio, minacciando di uccidere la moglie con una pistola poi risultata a salve e senza il tappo rosso. Nel procedimento, che si celebra davanti la Corte d’assise di Catania, sono presenti come parti civili i familiari delle due persone uccise, Davide Laudani e Sebastiano Catania, e il ferito, Fabio Pappalardo. Dalla ricostruzione dei periti medico legale e balistici l'uomo dopo avere ingaggiato una colluttazione con i banditi li avrebbe feriti, ma i colpi mortali sarebbero stati esplosi mentre fuggivano e i tre sarebbero stati centrati alle spalle. I legali del gioielliere, gli avvocati Orazio Gulisano e Michele Liuzzo, avevano riproposto la richiesta, già avanzata al Gup, di perizia psichiatrica sull'imputato per stabilire se nel momento in cui ha esploso i colpi di arma da fuoco fosse in grado di intendere e volere o se la sua mente fosse stata "offuscata" dall’aggressione alla moglie. La Corte ha deciso che la perizia non farà parte del fascicolo, e che in aula sarà esaminato l’esperto che l’ha eseguita.