NICOLOSI. Trent’anni, non l’ergastolo, solo per avere scelto il giudizio abbreviato. Ma nessuno «sconto» sulle aggravanti, né alcun riconoscimento di ridotte capacità mentali. Il 7 ottobre 2015 a Nicolosi, Antonio Priolo assassinò l’ex compagna Giordana Di Stefano «con crudeltà e premeditazione» colpendola quarantotto volte con un coltello.
Queste, in sintesi, le motivazioni della condanna pronunciata dal giudice delle udienze preliminari Rosa Alba Recupido a carico del ventottenne belpassese, catturato a Milano mentre tentava di fuggire in Svizzera e reo confesso dell’omicidio. Il dispositivo era stato pronunciato a novembre, adesso il gup ha depositato le settantasei pagine di sentenza.
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