Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Droga, rapine ed estorsioni: 15 arresti tra Brindisi e Catania

CATANIA. I carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone nei territori di Brindisi, Fasano (Brindisi), Oria (Brindisi) e Catania.

Nel provvedimento, emesso dal gip di Brindisi su richiesta della Procura, si contestano a vario titolo i reati di concorso in detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, ricettazione, tentata estorsione, rapina, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.

L’indagine, avviata nel febbraio 2017 e conclusa nell’agosto successivo, ha permesso di smantellare - secondo gli investigatori - due distinti gruppi malavitosi dediti al traffico di sostanze stupefacenti provenienti dall’Albania.

Quattro persone sono state arrestate in flagranza per spaccio di ingenti quantitativi di droga. Sono stati sequestrati complessivamente 800 kg di marijuana, portata in Italia a bordo di scafi o tir. E’ stato anche ricostruito un episodio di tentata estorsione con l’uso di armi da sparo per una partita di droga non pagata.

Delle quindici persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare, una è sfuggita alla cattura ed è al momento irreperibile.

Secondo quanto accertato dai carabinieri, la criminalità del Brindisino era in contatto con due catanesi, Antonio e Roberto Ferlito (che sono agli arrestati domiciliari) che avrebbero garantito ai pugliesi quantitativi ingenti di hascisc, probabilmente proveniente dall'Africa, in cambio di marijuana importata tramite scafi o tir dall'Albania.

Due sono gli sbarchi su cui si sono concentrate le indagini. Uno effettivamente avvenuto a Savelletri, marina di Fasano, dove furono sequestrati 640 chili di droga, nel marzo del 2017. Secondo quanto accertato, la sostanza sarebbe dovuta approdare più a Nord, a Bisceglie (Bari), ma i trafficanti sbagliarono rotta. Altri 970 chili di droga erano destinati a giungere in località Lendinuso, marina di Torchiarolo (Brindisi), ma lo sbarco fallì: 45 chili furono ritrovati all'interno dello scafo poi sequestrato.

Agli arrestati sono contestati a vario titolo reati di spaccio di sostanza stupefacente, estorsioni e armi. In carcere sono finiti Armando Corsa, Giuseppe Lorè, Walter Margherito e Antonio Signorile, tutti brindisini. Per altri dieci è stata disposta la custodia cautelare ai domiciliari. Oltre ai 15 destinatari del provvedimento restrittivo, ci sono tre persone indagate a piede libero.

Caricamento commenti

Commenta la notizia