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Il presidente del Tar di Catania: nel 2017 i contenziosi sono calati del 21%

Pancrazio Maria Savasta

CATANIA. Un protocollo d’intesa per smaltire i contenziosi amministrativi arretrati e accelerare i tempi di definizione dei ricorsi. È la sinergia tra Tar, Avvocatura dello Stato e rappresentanti del Foro. È un dato importante che emerge in materia di giustizia amministrative nella relazione per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario. Ad illustrarla il presidente Pancrazio Maria Savasta che dallo scorso novembre è alla guida dell’Ufficio di via Istituto Sacro Cuore. Il protocollo aiuterà i magistrati ad individuare i ricorsi cosiddetti «privi di interesse», quelli che risalgono ad esempio al lontano 1982.

Per il 2018 Il Tar di Catania cercherà di compensare l’attività dell’Ufficio del Processo con le udienze telematiche per la permanenza dell’interesse al ricorso e aumenterà le udienze straordinarie per eliminare il lavoro arretrato. Il bilancio tracciato dal presidente Savasta, fatta eccezione per la carenza di organico, è positivo: diminuiscono del 21,8%, rispetto al 2016, le controversie amministrative in attesa di definizione. Il Tar di Catania ha esitato 27.690 ricorsi nel 2017 contro i 35.410 del 2016.

«Nel 2017 – ha spiegato il presidente del Tar – siamo riusciti ad abbattere oltre il 21% dei ricorsi e da novembre, mese del mio insediamento, mi sono attivato sia per il nuovo ufficio del processo per smaltire l’arretrato e di recente è stata sottoscritta una sinergia con il mondo forense che ci permetterà di chiudere tutti i ricorsi che sono ormai privi di interesse. Questo ci consentirà di concentrarsi su quelli che sono i contenziosi dotati di interesse con una risposta sempre più celere al cittadino».

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