PALERMO. “Il decesso avvenuto oggi a Catania è il secondo nell’arco di pochi giorni riconducibile al morbillo. Basta questa circostanza per comprendere come, in queste ore, l’invito alla vaccinazione sia una priorità ed un dovere per proteggere se stessi e la comunità”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza sul decesso del piccolo di 10 mesi avvenuto stamani nel reparto di Rianimazione del Garibaldi Centro di Catania. Razza ha precisato che nel capoluogo etneo da alcune settimane è attivo un protocollo di emergenza che coinvolge le aziende del sistema sanitario regionale e che vede impegnata come capofila l’Arnas Garibaldi. “L’Asp di Catania – ha affermato l’assessore alla Salute – mi ha comunicato che tra i nati dal 2001 al 2016 si è raggiunta una copertura vaccinale del 91,5 per cento e nel corso del 2017, grazie all’applicazione della legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale e sull’attenzione dedicata dal sistema sanitario nazionale e regionale al tema vaccinazioni, ha registrato un ulteriore incremento. Inoltre dall’ottobre scorso l’Asp di Catania ha progressivamente implementato la disponibilità di accesso agli ambulatori per la vaccinazione e da subito potenzierà ulteriormente gli orari di apertura in tutte le sue sedi”. “Ho chiesto al dottor Sergio Pintaudi, referente per il Biocontenimento e la Sicurezza sanitaria regionale, di contribuire alla individuazione di linee guida ed ho già dato disposizioni per convocare urgentemente un tavolo tecnico a cui siederanno tutti i soggetti che, per i diversi aspetti specialistici, sono interessati alla materia”. L’assessore Razza ha fatto sapere inoltre “di avere sentito al telefono il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, interessata a conoscere quanto sta avvenendo in Sicilia in merito ai casi di morbillo e delle iniziative che sono state già adottate”.