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Fatture false a Catania, scatta un sequestro di beni da oltre 800 mila euro

Avrebbe prodotto falsi documenti contabili “autoproducendosi” le fatture d’acquisto. Così un imprenditore di una ditta di apparecchiature di telecomunicazioni e telefonia con sede a Valverde avrebbe ridotto gli utili finali dell’impresa. I finanzieri di Catania hanno sequestrato beni per 808 mila di proprietà dell'indagato fino al raggiungimento delle imposte evase.

Il gip del tribunale etneo ha richiesto il decreto di sequestro nei confronti della “Future times multimedia S.r.l.”, impresa rappresentata da Sebastiano Daniele Coci, di 41 anni, indagato per il reato di utilizzo di fatture false.

L'imprenditore avrebbe reiterato dal 2012 al 2014 l’inserimento in contabilità di fatture per operazioni inesistenti pari a oltre 1 milione e 300 mila euro. Cosi avrebbe realizzato il profitto di 808.000 euro, pari alle imposte evase.

Le indagini nei confronti dell'azienda sono iniziate nel 2016 e hanno portato in luce diverse fatture emesse da fornitori di nazionalità cinese caratterizzate dall’indicazione del pagamento in contanti. Inoltre, l’indagato, per pareggiare in contabilità le giacenze finali della merce relativa agli acquisti fittizi con quelle presenti in magazzino, alla fine dell’anno avrebbe realizzato false vendite a stock caratterizzate da sconti pari al 95%.

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