A 24 ore dall'omicidio-suicidio di Paternò si indaga sui motivi che hanno spinto Gianfranco Fallica, broker e consulente finanziario di 32 anni, a sterminare la sua famiglia, la moglie Cinzia Palumbo di 34 anni e i due figli di quattro e sei anni.
La Procura di Catania ha aperto un'inchiesta coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall'aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Santo Distefano, ed ha disposto l'autopsia.
Si sta anche cercando di capire chi tra lui e la moglie utilizzasse farmaci antidepressivi trovati nell'abitazione.
Secondo quanto si è appreso nell'appartamento è stata trovata anche una pistola calibro 22 che l'uomo deteneva regolarmente: sarebbe l'arma che il 32enne ha usato per uccidere la moglie e i loro due figli maschi e quindi se stesso.
"Una famiglia perbene, di lavoratori", dice la gente del paese, da familiari a semplici conoscenti. Una frase "famiglia perbene e tranquilla" che purtroppo ricorre molto spesso dopo tragedie simili. Soltanto all'interno di quel nucleo familiare sta la verità, forse soltanto Gianfranco Fallica sapeva perchè compiere la tragedia.
Cosa ha spinto l'uomo a sterminare la famiglia lo dovranno appurare gli inquirenti: depressione, problemi economici, gelosia.
Un cugino, subito dopo la tragedia, "non sa spiegarsi" le cause del gesto ed "esclude "un momento di depressione e cause economiche" alla base dell'omicidio-suicidio. "A settembre mi ha mandato un messaggio su whatsapp dicendomi che stava trasferendo la sua agenzia. Era un ragazzo speciale, di sani principi".
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