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Il risveglio dell'Etna, altro sciame sismico: 27 scosse nella notte

Continua lo sciame sismico alle falde dell'Etna nel Catanese. Dopo la scossa delle 17.50 di magnitudo 4.3 registrata all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, altre 27 scosse sono state percepite in serata e in nottata. Un terremoto di magnitudo 4.0 è avvenuto nella zona a 7 chilometri a nord est di Ragalna alle 20:26. Il sisma è stato registrato ad una latitudine 37.69, una longitudine di 14.96 e ad una profondità di 2 chilometri.

Un'altra scossa di magnitudo 3.2 è avvenuta a 8 chilometri a ovest di Zafferana Etnea alle 23:37 con latitudine 37.72, longitudine 15.01 e ad una profondità di 0 chilometri. L'ultima scossa è stata percepita dai sismografi dell'Ingv alle 6:51 di questa mattina a 5 chilometri a ovest di Zafferana Etnea con una magnitudo 2.5.

L'Ingv ieri ha definito i terremoti frutto di un "graduale incremento del degassamento dall'area craterica sommitale" che, di fatto, sta interessando tre delle cinque bocche attive del vulcano.

In sostanza, secondo gli esperti, prima si sono registrate sporadiche emissioni di cenere sia dalla Bocca Nuova sia dal Cratere di Nord-Est che ha avuto come effetti un "pennacchio" di cenere scura. Poi è iniziata anche un'intensa attività stromboliana - vale a dire un'eruzione con esplosioni di energia moderata, lancio di brandelli di lava incandescente, lapilli e cenere - alla base meridionale del Nuovo Cratere di Sud-Est, verso Serra Giannicola. A provocare questa attività, secondo gli esperti, è stata l'apertura di una "fessura eruttiva".

Da ieri mattina il vulcano viene costantemente monitorato e il dipartimento di protezione civile nazionale ha diffuso un bollettino di allerta giallo. La Regione Siciliana ha invece dichiarato la fase operativa di “allarme” per la zona sommitale e la fase operativa di “attenzione” per i restanti comuni in area etnea.

 

 

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