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Scossa di 4.8 sull'Etna: crolli e danni, chiuso e poi riaperto tratto della Catania-Messina

L'asfalto allo svincolo di Acireale

Notte di inferno in provincia di Catania. Dopo il sisma di magnitudo 4.8 che ha seminato terrore in diversi paesi dell'Etna e anche a Catania è stato chiuso precauzionalmente al traffico un pezzo dell'autostrada Catania-Messina.

La A18 presenta 'lesioni' sospette sull'asfalto createsi dopo la scossa. Il blocco ha riguardato il tratto tra i caselli di Acireale e Giarre. In serata dopo le verifiche è stato riaperto al traffico.

A causa del sisma sono crollati calcinacci e una statua della Madonna del campanile della chiesa del Sacro Cuore a Santa Venerina. Non ci sono danni a persone. Lesioni in abitazioni si segnalano nell'Acese nella zona di Lavinaio e a Santa Maria La Stella, frazione marinara nella Timpa di Acireale. Alcune famiglie a scopo precauzionale hanno lasciato le loro case e si preparano a trascorrere il resto della notte in auto.

Altre antiche costruzioni sono crollate a Fleri, sempre a Santa Venerina e Zafferana. In molte case le suppellettili sono 'volate' da mensole e vetrine e sono cadute a terra, aumentando il senso di paura tra gli abitanti dei locali.

Il sisma ha danneggiato anche la chiesa di Maria Santissima del Carmelo di Pennisi, frazione di Acireale. Crollati il campanile e la statua di Sant'Emidio, venerato perché ritenuto il protettore dei terremoti.

 

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