Continua ancora l’attività sismica sull'Etna dove la notte scorsa sono state registrate due scosse di magnitudo 2.4. Secondo i dati dell’Ingv il primo terremoto è delle 00:28, a 8 chilometri a est di Zafferana Etnea, con ipocentro a un chilometro di profondità; il secondo delle 05:50, a 8 chilometri a nord di Ragalna, con ipocentro a zero chilometri di profondità. Non si registrano, al momento, danni a cose o persone. Sempre a Ragalna, un'altra scossa di terremoto di magnitudo 3,4 era stata registrata ieri pomeriggio, intorno alle 19,30 ad una profondità di 11 chilometri. La scossa è stata avvertita pure a Zafferana Etnea e nella zona costiera di Giarre e Riposto. Continua l’attività stromboliana da crateri e bocche sommitali del vulcano, cominciata la vigilia di Natale, con la fuoriuscita di un’alta colonna di gas e cenere lavica. Continuano a diminuire i valori del tremore dei condotti interni che segnalano l’attività di risalita del magma. L’eruzione sull'Etna non impatta con la funzionalità dell’aeroporto internazionale di Catania, che resta pienamente operativa. Intanto sono 784 le persone rimaste senza casa nel Catanese per i danni causati dal sisma di magnitudo 4.8 del giorno di Santo Stefano sull'Etna. Degli attuali sfollati sono 658 quelli ospiti di strutture alberghiere, mentre 124 hanno trovato una autonoma sistemazione e due persone sono in una struttura pubblica che fornisce loro adeguata assistenza. Le richieste di sopralluoghi sono 3.805, e di questi 465 sono sono stati eseguiti con esito di inagibilità per 114. Inagibili anche 12 chiese (5 ad Aci Catena, 1 ad Acireale, 4 a Santa Venerina e 2 a Zafferana Etnea) e due scuole. Sul fronte della sicurezza arriveranno nel Catanese 120 militari in supporto alle Forze dell’ordine.