«Si conferma l’allarmante e costante sopravvenienza dei reati contro la persona e, in particolare, nei confronti delle donne: 2498 procedimenti nell’anno decorso a fronte di 1898 iscrizioni nel periodo precedente». Lo afferma il presidente della Corte d’Appello di Catania Giuseppe Meliadò nel discorso inaugurale dell’Anno giudiziario.
«Tali dati, tuttavia, confermano - aggiunge - la maggiore consapevolezza maturata dalle vittime circa la necessità della denuncia al fine di interrompere il circuito della violenza domestica e, al tempo stesso, l’efficacia della risposta giudiziaria rispetto alla richiesta di tutela, con l’adozione in tempi ristretti delle misure cautelari necessarie (ben 530 nel periodo) e l’inserimento della vittima nella rete istituzionale di sostegno e di tutela»
"Prosegue con efficienza, competenza e capacità di innovazione organizzativa, l'attività della Procura di Catania, la quale ha inciso su fenomeni globali, quali le nuove strategie della criminalità organizzata, la corruzione e la tratta degli esseri umani, conseguendo risultati capillari e diffusi, che si segnalano per la capacità di intercettare non solo singoli episodi delittuosi, ma strategie criminali che operano con carattere di sistematicità e progettualità".
Lo afferma il presidente della Corte d'Appello di Catania Giuseppe Meliadò nel discorso di inaugurazione dell'Anno Giudiziario. "La collaborazione instaurata con le associazioni internazionali - ha aggiunto - e i soggetti istituzionali (anche stranieri) coinvolti nel fenomeno degli sbarchi ha consentito, in particolare, nell'anno decorso di iscrivere sul registro noti per il reato di tratta ben 25 procedimenti, gettando luce su un cono d'ombra particolarmente inquietante per le prospettive stesse di protezione umanitaria, fortemente attenzionate nel distretto, per come dimostra l'intensa ed encomiabile attività di collaborazione interistituzionale promossa dal Tribunale per i minorenni in favore dei migranti minorenni soli e delle migranti di sesso femminile, provenienti dalla Nigeria e vittime di tratta e di sfruttamento della prostituzione, con esiti assolutamente positivi riguardo ai percorsi di integrazione e di tutela"