Cara di Mineo, iniziato il trasferimento dei primi migranti. Il sindaco: "Lo Stato ci risarcisca"
Sono saliti su uno dei due bus arrivati questa mattina nel Cara di Mineo i primi 25 migranti che stanno per essere trasferiti nel Centro di assistenza straordinaria di Trapani. Altri 25 saliranno sul secondo pullman per essere poi portati 15 in un Csa di Siracusa e 10 in un Csa di Ragusa. Le operazioni si svolgono senza problemi. Fuori dal Cara nessuna protesta, sono presenti decine di giornalisti e operatori oltre al sindaco di Mineo Giuseppe Mistretta. La struttura sarà svuotata entro il 2019. Le famiglie con bambini e le situazioni ritenute maggiormente 'vulnerabili', come quelle di mamme sole con figli o persone con problemi di salute, resteranno per il momento nella struttura. Altri 50 migranti partiranno il 17 febbraio e altri 50 ancora dopo dieci giorni. «Dal ministro Salvini vorrei un riconoscimento per il nostro territorio che è stato così pesantemente violentato dallo Stato indipendentemente dai governi che si sono susseguiti e che oggi ha necessità di avere i giusti riconoscimenti per i sacrifici fatti. Siamo italiani come gli altri, più degli altri perché abbiamo fatto il nostro dovere in silenzio». dice il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta, davanti alla sede del Cara. «L'allora ministro Roberto Maroni - aggiunge - aveva preso degli impegni con il nostro territorio: nel Patto per la sicurezza c'era scritto che bisognava compensare l’economia tradizionale che avrebbe potuto ed è stata danneggiata dall’istituzione del Cara. Vorrei sapere - conclude - dal ministro Salvini se manterrà questi impegni, sia sul piano economico e della sicurezza del nostro territorio».