Un nuovo terremoto sull’Etna mette in agitazione le popolazioni dei paesi che costellano il vulcano. Alle ore 9.27, le stazioni della Rete Sismica dell’Osservatorio Etneo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato un terremoto di magnitudo locale pari a 2.7, localizzato a 0.4 km Sud Est da Monte Fontane ad una profondità di 6.3 km. Le tre località più vicine all'epicentro sono (in ordine di distanza): Milo (3.0 km), Sant'Alfio (4.7 km) e Zafferana Etnea (5.2 km). Non solo nelle tre località più vicine all'epicentro, gli abitanti hanno avvertito in modo forte e chiaro la scossa, ma anche a Giarre e a Mascali. I vulcanologi dell'Ingv non escludono che il sisma sia legato all'attività del vulcano attivo più grande d'Europa, che potrebbe preludere ad una nuova eruzione. Intanto, l'Osservatorio etneo dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia segnala in tempo reale una emissione di cenere a partire dalle ore 10.43 dal cratere di Nord Est. La cenere è spinta dal vento in direzione Sud Sud Ovest che potrebbe coprire un'area piuttosto vasta di fastidiosa cenere vulcanica. L'ampiezza media del tremore vulcanico continua a mantenersi intorno a valori medio-bassi. Il vulcanologo Marco Neri, primo ricercatore dell'Ingv commenta: "Ricordiamoci che le previsioni di dispersione delle nubi di cenere, possono concretizzarsi se l'attività dovesse continuare. Nei giorni scorsi, però, si è trattato di fenomeni durati alcune decine di minuti, al massimo poche ore".