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Corruzione a Catania, l'assessore Razza: "La Regione sarà parte civile"

"L'emergenza corruzione è sempre stata e continua ad essere al primo posto nell’agenda del nostro governo. Da sei mesi tutte le Aziende sanitarie siciliane sono impegnate assieme ad Agenas per l’attuazione del protocollo nazionale sulla corruzione in sanità voluto dall’Anac. Il controllo dei flussi di denaro non può che essere la prima fonte di attenzione e per questo puntiamo sulle nostre Aziende che tante volte sono già state invitate a denunciare comportamenti sospetti all’Autorita Giudiziaria. La Regione sarà parte civile in ogni procedimento".

Lo ha dichiarato l’assessore regionale per la Salute, Ruggero Razza, in merito all’operazione della Guardia di finanza del Comando provinciale di Catania che ha eseguito sei misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta su appalti nella sanità pubblica.

"La nostra scelta, tra le poche regioni in Italia, di affidare all’Agenzia Nazionale l’attuazione del protocollo sulla corruzione e di richiedere modelli di organizzazione più netti, si rivela azzeccata e indispensabile - ha aggiunto -. Vorrei dirlo con chiarezza: i fatti di stamattina, dei quali sapremo di più nelle prossime giornate, non sono i primi e, temo, non saranno gli ultimi. Per tale ragione abbiamo il dovere di vigilare, vigilare, vigilare. E fare capire a chi vuole utilizzare illegittimamente le risorse del fondo sanitario che non ci sono aree di impunità".

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