Tre donne rumene dall'inizio del 2017 a fine del 2018, si sono fatte consegnare denaro e assegni, per un ammontare di circa 300 mila euro, da un'anziana donna Catanese, raggirandola.
La procura della repubblica di Catania ha condotto indagini attraverso la sezione di polizia giudiziaria della polizia di Stato, che ha dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari per tre cittadine rumene, F.L. - F.A.C.- F.L.E., rispettivamente madre e due figlie maggiorenni. Le donne sono accusate di circonvenzione d'incapace nei confronti di un'anziana donna.
Dalle indagini è emerso che l'anziana donna fosse assoggettata alle rumene che avevano ottenuto la fiducia dell'anziana, abusando dell'incapacità di quest'ultima di capire. Per anni hanno sfruttato lo stato di vulnerabilità della donna per prosciugarle il patrimonio, facendosi dare denaro contante, bonifici e assegni.
Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia di un parente dell'anziana donna che ha raccontato che la donna, vittima del raggiro, nel 2012, a seguito di una rovinosa caduta, si era trovata, insieme al marito, nella necessità di ricevere assistenza continua, pertanto aveva contattato un conoscente che le aveva presentato le odierne indagate.
Dopo la morte del marito l'anziana donna aveva continuato a servirsi delle tre cittadine rumene che, nel corso degli anni avevano osteggiato contatti tra l'anziana e i parenti, gli amici o i vicini di casa. L'anziana donna usciva raramente da casa e quando lo faceva era sempre in compagnia delle badanti rumene che la accompagnavano soprattutto in banca.
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