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Mafia a Belpasso, i pentiti parlano e fanno arrestare altre tre persone

Arrestate altre tre persone nell'abito dell'operazione Araba Fenice: decisivo il ruolo avuto dai collaboratori di giustizia. Si tratta dell'ultima tranche dell’operazione, eseguita il 4 maggio 2017 dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, che ha visto come destinatari di misure cautelari quindici persone ritenute appartenenti al “Gruppo di Belpasso”, quale articolazione territoriale della famiglia Santapaola - Ercolano, capeggiata da Carmelo Aldo Navarria, un tempo uomo di fiducia a disposizione di Giuseppe Pulvirenti, braccio armato di Nitto Santapaola.

Grazie a quegli arresti alcuni dei coinvolti sono diventati collaboratori di giustizia fornendo agli inquirenti nuovi elementi che hanno consentito all’autorità giudiziaria di emettere ordini di custodia cautelare per tre soggetti appartenenti al gruppo criminale.

Si tratta di Gaetano Doria, di 50 anni, Stefano Prezzavento, di 34 anni, già condannati per l’omicidio dell’imprenditore agrumicolo Fortunato Capponnetto, avvenuto l’8 aprile 2015 e Rosario La Rosa, di 41 anni, già condannato insieme agli altri due per l’estorsione alla “Lavica Marmi” Srl di Belpasso, ma anche per rapine.

Gli ordini di custodia cautelare, emessi dal gip del Tribunale etneo su richiesta della Dda, sono stati eseguiti dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale nel carcere di Siracusa dove è recluso Gaetano Doria, nel carcere di Catania Bicocca dove si trova Stefano Prezzavento, mentre Rosario La Rosa è stato trasferito dai domiciliari al carcere di Catania Bicocca.

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