Saranno processati col rito abbreviato Mario Rinaldi, di 54 anni, e Filippo Modaffari, di 59, dipendenti, rispettivamente, del Consorzio Asi di Palermo e di Enna, imputati per diffamazione aggravata e a mezzo stampa dell'allora presidente dell'Irsap, Alfonso Cicero. Lo ha deciso la terza sezione penale del Tribunale di Catania davanti la quale, dopo diversi rinvii, si è tenuta la prima udienza del processo dopo la citazione a giudizio disposta, l'11 gennaio del 2018, dai sostituti Tiziana Laudani e Agata Consoli.
La prima udienza del procedimento è stata fissata per il 26 aprile. Moddaffari è assistito dall'avvocato Alessio Ciancio Paratore e Mario Rinali dal penalista Ivano Napoli. L'accusa si riferisce a episodi avvenuti nel 2014 e si basa su indagini della polizia postale di Catania avviate dopo la denuncia di Cicero che nel processo si è costituito come parte civile con l'avvocato Annalisa Petitto.
Secondo la Procura, Rinaldi e Modaffari, nascondendosi dietro vari nickname di fantasia per non essere identificati, pubblicavano, a margine di diversi articoli di un periodico online, commenti denigratori sull'allora presidente dell'Irsap attraverso, scrivono i Pm, "l'utilizzo di espressioni denigratorie e dubitative, insinuazioni e l'attribuzione di fatti non veri". "A causa della mia estesa azione di denuncia contro i sistemi affaristico-mafiosi delle aree industriali, oltre a subire minacce ed intimidazioni - ha commentato Cicero - sono stato e sono il bersaglio di incessanti e violente campagne diffamatorie e calunniose finalizzate a delegittimarmi e screditarmi con l'opinione pubblica e le istituzioni".
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