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Estorsione al parroco di Giarre, il pianista Pappalardo Fiumara torna in carcere

Gianfranco Pappalardo Fiumara

È stato nuovamente arrestato a Giarre (Catania), a 24 ore dalla sua scarcerazione disposta dal Tribunale del Riesame di Catania, che aveva annullato la prima ordinanza del Gip Carlo Cannella per carenze di motivazioni, il pianista di fama internazionale Gianfranco Pappalardo Fiumara, che è stato posto ai domiciliari con l'accusa di estorsione ai danni del parroco della chiesa di San Matteo di Trepunti di Giarre, la stessa con la quale il 6 giugno scorso era finito ai domiciliari.

La Procura della Repubblica diCatania ha però richiesto nei suoi confronti una nuova misura cautelare, che il gip del Tribunale di Catania ha firmato. Il pm è Magda Guarnaccia. Il gip che ha firmato il provvedimento è lo stesso Carlo Cannella Proprio oggi il religioso ha annunciato le dimissioni dalla Parrocchia.

Oggi il pianista, prima del suo arresto aveva diffuso una nota nella quale aveva ricostruito la vicenda, affermando:"Per quanto mi riguarda ho fiducia, come l'ho sempre avuta, nell'operato della magistratura, che certamente farà chiarezza su una storia del tutto personale nella quale non vi è nulla di quanto asserito dal sedicente professore di storia dell'arte, poi scoperto essere prete".

"Nego - si legge nella nota - di aver mai preso un euro da lui, anzi, al contrario, il docente/prete ha avuto da me qualche regalo". "Certamente - aveva aggiunto - la credibilità del prete, che ha mentito sul nome, sul cognome, sulla professione, sullo stato di famiglia e quant'altro, è pari a zero. Le prime cose che si richiedono al parroco di una chiesa sono moralità e affidabilità e ad esse don Luigi è venuto meno. In questa storia - concludeva la nota dell'artista - ci sono troppe cose che un prete non dovrebbe fare e le sue bugie sono state troppe. Io, invece, non ho fatto voto di castità e non posso essere condannato per il mio orientamento sessuale".

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