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Sequestra anziana, la rapina e la scaraventa a terra: un arresto a Catania

Simone Spanò

Nuovo furto con aggressione nei confronti di un'anziana in Sicilia, questa volta a Catania. Un uomo di 36 anni, Simone Spanò, è stato fermato dai carabinieri con l'accusa di sequestro di persona a scopo di lucro.

L'uomo, lo scorso 26 ottobre, avrebbe convinto una donna di 84 anni a salire in auto con lui con una scusa per poi portarla in luogo poco frequentato della città per rubarle la fede nuziale, un anello, una catenina e la borsa contenente un cellulare di vecchia generazione.

La povera pensionata, impegnata a far compere in un supermercato di via San Nicola al Borgo, dopo esser stata scelta come potenziale vittima, all’uscita è stata pedinata da un losco individuo il quale, dopo averla seguita per qualche metro, le si è avvicinato dicendole <<… vieni che ti vuole salutare mia madre! … >> perché la madre, secondo il copione recitato dall’uomo, era un’amica di vecchia data dell’anziana e lo aveva incaricato di rintracciarla e di portarla a casa dove si sarebbero incontrate per un saluto ricordando la loro decennale amicizia.

La vittima quindi fidandosi dello sconosciuto lo ha seguito fino in auto, una Fiat 500X presa a noleggio, dove addirittura l’uomo l'ha fatta accomodare usandole la cortesia di aprirle lo sportello.

L’uomo dunque ha compiuto qualche chilometro dirigendosi in una zona semideserta, precisamente in via Chiuse Lunghe, dove, con la scusa di sentire puzza di benzina all’interno dell’autovettura, ha costretto l'anziana signora a scendere dall’auto, ed a quel punto manifestarsi per ciò che era: un rapinatore.

Alla donna è stata sottratta la fede nuziale, un anello, una catenina dal collo e la borsa contenente un cellulare Alcatel. Per portare a compimento il suo vile gesto, dopo averla afferrata per le braccia, l’ha scaraventata a terra causandole svariate ferite e abbandonata lì dolorante.

Le grida di dolore della vittima, per fortuna, sono state udite da alcune persone residenti nella zona che, scese in strada, l’hanno soccorsa e rincuorata, nonché ospitata in casa, in attesa dell’arrivo dei carabinieri e del personale sanitario del 118.  Letteralmente terrorizzata per quanto accaduto, la poveretta, seppur sofferente per le lesioni inferte, ha rifiutato di essere trasportata in ospedale ed ha espresso il solo desiderio ai congiunti intervenuti sul posto di ritornare nella propria abitazione.

Le indagini dei militari, grazie alle testimonianze ma anche alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona, hanno permesso di identificare il rapinatore localizzato grazie al satellitare dell’auto utilizzata per il colpo, una Fiat 500 presa a noleggio. I relativi approfondimenti investigativi hanno consentito di appurare che il criminale annoverava già diversi precedenti per rapina, per i quali era stato condannato in passato, oltre ad essere stato posto ai domiciliari a seguito di una rapina commessa recentemente nell’acese.

Dopo essere giunti alla sua identificazione, occorreva arrivare al suo arresto, reso difficile dal fatto che l’uomo era irreperibile da diversi giorni e quindi, tramite il sistema satellitare dell’auto noleggiata, è stato individuato e catturato mentre in compagnia di una donna percorreva la via Curia.

Spanò, temendo di essere rintracciato a casa sua, aveva deciso di tagliarsi la barba e di trascorrere la notte, assieme a un’amica, in un B&B.  Eseguita una perquisizione nella camera occupata, sono stati rinvenuti gli indumenti indossati durante la rapina nonché il telefono della vittima.

Dopo il fermo sono arrivati la convalida dell’arresto e l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare. L’arrestato è stato condotto nel carcere di Piazza Lanza dove permane così come deciso dal giudice in sede di convalida del fermo.

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