Impegno per l'ambiente da parte dell'Università di Catania. Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Catania ha accolto la richiesta, proveniente dalla Consulta degli Studenti e da Fridays for Future Catania, di dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale riconoscendo il grave stato di crisi sul piano del clima e dell'ambiente. Con tale provvedimento – ratificato proprio alla vigilia della conferenza annuale sul clima dell’Onu, la Cop 25 che si aprirà lunedì prossimo a Madrid, e del quarto sciopero globale del clima, che nella giornata di oggi mobiliterà migliaia di giovani in tutte le città -, l’Ateneo riconosce massima priorità al contrasto al riscaldamento globale e alla riconversione ecologica, verso un modello di sviluppo sostenibile che conduca all’abbandono definitivo della produzione e del consumo energetico fossile. L’Università catanese si impegna inoltre ufficialmente a favorire e promuovere incontri pubblici di informazione scientifica sul cambiamento climatico e sull’impatto devastante che fenomeni atmosferici estremi hanno sulla perdita di biodiversità, sulla produzione alimentare, sull'accesso alle risorse idriche, sulla salute pubblica e tramite i danni da alluvione e incendio. Inoltre l’Università dichiara che incrementerà le azioni intraprese per abbattere l’impatto ambientale delle proprie attività, per incentivare la riduzione degli sprechi e della plastica, in favore della mobilità sostenibile e della raccolta differenziata, dell’utilizzo di carta riciclata e di azioni di riqualificazione o mirate alla sostenibilità nelle aree verdi o in spazi dell’Ateneo, invitando altre istituzioni territoriali a varare analoghi provvedimenti. L’organo di governo ha inoltre espresso un parere favorevole all’adesione dell’Università al “The sustainable development goals accord”, iniziativa coordinata dalla Youth and education alliance dell'UN Enviroment (al quale già indirettamente aderisce in quanto componente della Rete delle Università Sostenibili), come hanno fatto gli atenei di Genova, Torino, Padova e Roma Tor Vergata, impegnandosi, tra le altre cose, ad aumentare la formazione su sostenibilità e ambiente nei corsi di studio, al fine di costruire competenze specifiche e di attivare progetti di ricerca sul cambiamento climatico.