Un 60enne chiama un amico e gli confida di volersi suicidare. Quest'ultimo, mentre lo intrattiene al telefono, dice alla moglie di telefonare ai carabinieri per raccontare tutto e così immediatamente una pattuglia giunge in casa. I militari avvisano la nipote 25enne dell’uomo che, esterrefatta, risponde loro che lo zio non è in casa ma i carabinieri decidono di forzare i lucchetti posti a protezione dei vani dove ci sono i contatori delle utenze domestiche chiudendone a monte l’erogazione, quindi, si dirigono lì dove percepiscono l’odore acre del gas. Giungono ad una dépendance della villa chiamando per nome l’uomo che, dopo alcuni loro tentativi di apertura della porta, esce dalla porta lamentandosi di non esser riuscito a farla finita perché "era finito il gas". I militari, dopo aver provveduto a far ventilare i locali, hanno assistito l’uomo che ha raccontato d’aver problemi economici che, si ipotizza purtroppo, possano essere correlati ad una dipendenza dal gioco. L’uomo è stato assistito dai sanitari del 118.