Sequestro di due tonnellate di prodotti ittici di provenienza ignota, privi di tracciabilità obbligatoria e commercializzati in spregio ad ogni obbligo sanitari, e 80.000 euro di violazioni emerse. Sono i risultati delle circa 700 verifiche eseguite dalla Direzione Marittima di Catania nell’ambito dell’operazione 'Mercato Globale' disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera. Attraverso l’articolazione dei comandi territoriali della Sicilia orientale sono stati impiegati 300 militari.
Durante gli accertamenti, tra l’altro, in una rivendita di prodotti ittici dei paesi etnei è stato sottoposto a sequestro amministrativo un quantitativo di circa 600 chili di "stoccafisso" e "baccalà spugnato" totalmente privo di tracciabilità e lavorato in ambienti non idonei sotto l’aspetto sanitario. Nel Siracusano è stato individuato un deposito privo di qualunque tipo di autorizzazione.
In collaborazione con la locale Asp è stata disposta la sua chiusura immediata. Sono state condotte inoltre, azioni repressive nei confronti di venditori ambulanti, dediti alla vendita abusiva di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione, per i quali, in alcuni casi sono emerse anche connesse contestazioni di natura penale. Inoltre nell’Area Marina Protetta di Acitrezza, è stato riscontrato il posizionamento di una rete da posta della lunghezza di circa 700 metri.
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