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Catania, urla e lenzuola bruciate al carcere di Piazza Lanza: la protesta dei detenuti

Protesta nella notte al carcere di piazza Lanza a Catania. A fare partire le proteste la decisione del governo di sospendere i colloqui e il primo caso di coronavirus all'interno di un penitenziario a Modena.

I detenuti hanno manifestato la loro rabbia urlando e dando fuoco alle lenzuola. Dalle finestre è partito l'appello di un detenuto: "Non siamo animali! Abbiamo bisogno di cure, stiamo morendo". In pochi minuti polizia e carabinieri hanno circondato la struttura, per evitare tentativi di fuga. La situazione è tornata alla normalità in breve tempo.

Il Comitato Reddito-Casa-Lavoro, che da tempo ormai, segue anche la situazione dei detenuti e del sovraffollamento nelle carceri scrive in una nota: "Siamo subito stati informati della protesta ed abbiamo potuto documentare il grido d'aiuto lanciato dai detenuti. Il rischio di contagio nelle carceri in questo momento è altissimo per via del sovraffollamento e condizioni igienico-sanitarie precarie. Il governo non può continuare a minimizzare, le conseguenze potrebbero essere irreversibili."

 

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