
C'è chi aveva dichiarato di abitare da sola, mentre viveva col marito; marito e moglie che fingono di essere separati e chi addirittura si inventa di abitare insieme col figlio, che nel frattempo però è in carcere. Sono diverse, e alcune anche bizzarre, le false autodichiarazioni scoperte dai carabinieri della Stazione di Viagrande che hanno denunciato 10 persone, 5 uomini e 5 donne, per indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Nel mese di febbraio a Viagrande era emerso un anomalo numero dei percettori della misura rispetto alla popolazione residente, cosa che aveva indotto ad avviare approfonditi controlli. E in effetti sono stati sorpresi, in questa tranche, 10 furbetti.
Tra questi, una signora che ha genialmente coniato un nuovo numero civico della sua abitazione con lettera barrata, dove ha falsamente dichiarato di vivere da sola, evitando invece di menzionare il fatto che vive con il marito che oltretutto “…porta già soldi a casa”.
Un'altra donna ha comunicato l’esistenza nel proprio nucleo familiare del figlio 26enne, che invece si trova in carcere, dove sta scontando una pena di 4 anni ed otto mesi per rapina.
Ancora, un 48enne che ha cambiato residenza 4 giorni dopo aver fatto la Dichiarazione Sostitutiva Unica (ai fini del necessario certificato ISEE) andando quindi a coabitare con la madre, percettrice di due pensioni, senza però comunicare nulla all'Inps.
Infine c’è anche un pluripregiudicato e la moglie che hanno dichiarato di abitare separati: uno da solo e l'altra con i due figli, così da ottenere due redditi di cittadinanza invece di uno.
Caricamento commenti
Commenta la notizia