Finanziato dalla Regione Siciliana il «Centro ricreativo giovanile 2.0» di Bronte, con 115mila euro di fondi Ue. Il centro sorgerà nell’edificio accanto alla chiesa di San Blandano, erogherà servizi a pagamento per laboratori di pittura, informatica e musicale e di doposcuola.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Graziano Calanna, a maggio di due anni fa ha partecipato a un bando regionale (PO FESR 2014/2020, azione 9.3.1) per la creazione di «centri di aggregazione per minori e centri educativi diurni» per l’infanzia e l’adolescenza (4-18 anni). Il progetto è rientrato in graduatoria e, in questi giorni, l’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro- Dipartimento della Famiglia, delle Politiche sociali di Palermo ne ha decretato il finanziamento d i 115.961,14 euro richiesto.
Il comune trasformerà in «Centro ricreativo giovanile 2.0» un appartamento di circa 125 metri quadrati d’un proprio edificio, dove sono previsti lavori d’adeguamento per 28720 euro e una dotazione di attrezzature per 62500 (esclusa iva e spese varie). L’Amministrazione, appena completato, con «un’evidenza pubblica, offrirà in gestione il centro a enti privati i quali lo gestiranno insieme al comune», per svolgervi attività «inerenti il tempo libero attraverso l’utilizzo dei laboratori di pittura informatica e musicale» e «azioni di supporto educativo al fine di migliorare il rendimento scolastico», a pagamento.
L’obiettivo, prefissatosi dal sindaco Graziano Calanna, è «dotare di un centro di aggregazione giovanile il distretto socio-sanitario D15», che comprende i comuni di Bronte (capofila), Maletto, Maniace e Randazzo, territorio in cui «non è presente un centro di aggregazione pubblica».
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