Quattordici persone arrestate e due ricercate al termine di un'operazione antidroga in provincia di Catania. Sono i componenti di due organizzazioni criminali che hanno gestito due piazze di spaccio a Gravina di Catania e Mascalucia e che dai carabinieri del comando provinciale di Catania per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini condotte dalla Compagnia carabinieri di Gravina di Catania da aprile ad agosto 2019, e coordinate dalla procura distrettuale, hanno consentito di individuare due bande di spacciatori che vendevano droga sulla via Francia di Gravina di Catania, nonchè sul territorio del Comune di Mascalucia e in zone limitrofe. A guidarle sarebbero stati rispettivamente Giuseppe Nicolosi, conosciuto come "Kawasaki", e Roberto Cerami: i due si sarebbero divisi il territorio per la vendita di cocaina e marijuana.
Le attività investigative, effettuate anche con intercettazioni, hanno consentito di delineare la struttura, le posizioni di vertice, i ruoli dei singoli membri, e anche le dinamiche gestionali con cui il gruppo operava e gestiva la piazza di spaccio. Sequestrati ingenti quantitativi di stupefacente, grazie al monitoraggio della numerosa clientela dei due gruppi criminali.
Nel corso delle indagini, è stato accertato che Nicolosi, sospettando di essere monitorato, ha cercato e trovato le microspie vicino all'area di spaccio gestita dallo spaccio. Dopo averle scoperte, uno degli indagati (non colpito dal provvedimento restrittivo), vicino a Nicolosi, ha incendiato un’area a verde vicino al civico 2 di via Francia per distruggere eventuali telecamere, mettendo così in serio pericolo anche l’incolumità dei residenti.
Dodici persone sono state arrestate e condotte in carcere: Giuseppe Nicolosi di 38 anni, Giovanni Daniele Bonaventura di 47, Cristian Buffardeci di 44, Domenico Buttafuoco di 42, Ester Caruso di 36, Roberto Cerami di 47, Andrea D’Arrigo di 33, Angelo Nicolosi di 21, Emanuele Nicolosi di 33, Massimo Pappalardo di 55, Agatino Saitta di 30 e Salvatore Tomarchio di 47. Altri quattro sono stati ammessi ai domiciliari, tra cui Daniela Regina Rita Rapisarda, di 29 anni, e Antony Reitano di 28; altri due sono ricercati.
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