Con terribili boati, poco prima della mezzanotte sull'Etna è avvenuto il 13° parossismo. Fontane altissime e spettacolari visibili solamente ad altissima quota, ma invisibili dal basso a causa del maltempo, una nube gigantesca intuibile solamente dalla luce opaca dei bagliori, per oltre due ore hanno fatto paura alle popolazioni etnee di Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo, Zafferana, Milo, Sant'Alfio. Una nuova pioggia di cenere e di lapilli su Giarre e sui paesi del suo hinterland. Il parossismo, durato per fortuna poche ore, generatosi ancora una volta nel cratere di Sud Est, ha prodotto un fiume di lava che si è riversato ed è stato contenuto nell'immenso serbatoio naturale di Valle del Bove. I danni si assommano ai danni e i cittadini che avevano accumulato dune di sabbia e lapilli ancora non raccolti e smaltiti, sono disperati per il nuovo sforzo economico che dovranno affrontare.