Catania

Sabato 21 Settembre 2024

Crollo palazzo a Catania, i legali delle famiglie: "Atti del sindaco illegittimi"

Tra le macerie hanno lavorato due squadre di vigili del fuoco con operatori del nucleo Cinofili e dell’Urban search and rescue

I provvedimenti del sindaco di Catania «sono illegittimi e tecnicamente ineseguibili perché non tengono in debito conto né i contenziosi ancora pendenti né le concrete esigenze dei propri assistiti». Lo affermano i legali dei delle famiglie sopravvissute al noto crollo del palazzo di Via Castromarino avvenuto la notte del 20 gennaio 2020. I penalisti ne chiedono «la revoca entro 48 ore gli anzidetti» e annunciano che «in mancanza adiranno l’Autorità amministrativa competente». Preannunciano anche che le «vittime del disastro hanno intenzione di organizzare sit-in giornalieri dinanzi Palazzo degli Elefanti finché non otterranno l'attenzione che meritano». E’ quanto affermano, in una nota congiunta, gli avvocati . Giuseppe Lipera, Alberto Ranno, Ivan Ficicchia, Francesca Garigliano, Giovanni Ingrascì, Graziella Coco e Patrizia Mirabella. Al centro del documento «la determina del 7/5/2021 del sindaco che ha autorizzato il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Gestione Governativa Ferrovia CircumEtnea ad eseguire la 'messa in sicurezza' dell’edificio mediante 'il ripristino della configurazione strutturale dei muri crollati, con la ricostruzione dei muri danneggiati e degli impalcati coinvolti dal collasso'», e ciò, sostengono i penalisti, «senza mai coinvolgere i proprietari delle abitazioni distrutte». Gli avvocati contestano anche «l'ultima ordinanza sindacale del 12/5/2021» con la quale è stato «ordinato ai 'disastrati' di presentare al Comune 'un progetto di restauro e/o risanamento' - a proprie spese - entro 30 giorni dal collaudo dei predetti lavori 'di messa in sicurezza' a carico del ministero». I legali hanno parlato di «totale mancanza di trasparenza adottata dal Comune nell’emanazione dei predetti provvedimenti, dato che - come confermato dalle vittime del crollo - nessun tavolo tecnico indetto dalle Autorità Locali ha visto la partecipazione delle parti private».

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