Un ulivo per la maestra vittima del Covid. Sono trascorsi oltre due mesi dalla sua scomparsa avvenuta il 26 marzo, ma l’insegnante di scuola dell’infanzia Gabriella Bruno, di 52 anni, ha lasciato un grande vuoto, un ricordo vivo nelle persone che l’hanno conosciuta, dai suoi affetti più cari alla famiglia scolastica, l’istituto «Tomasi Di Lampedusa» di Gravina di Catania.
A conclusione di un anno scolastico travagliato che mai dimenticheranno, docenti, alunni e personale amministrativo hanno voluto ritrovarsi con i familiari della docente. Alla presenza del sindaco Massimiliano Giammusso e dell’assessore alla Pubblica istruzione Valentina Cavallaro, nell’aiuola della sede e nel plesso Bolano, dove la maestra Gabriella ha trascorso gli ultimi anni della sua vita lavorativa, hanno messo a dimora un ulivo.
Un libro, inoltre, raccoglie tutti disegni e i pensieri che gli alunni hanno voluto dedicare alla loro maestra e hanno affidato alla famiglia e in una targa che recita: «Il sapere il tuo strumento di lavoro, la pazienza la tua fedele compagna, il tuo sorriso ha illuminato il cammino di tanti piccoli alunni. Grazie!».
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