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Cessata l'attività dell'Etna, stanotte sparate "bombe" di lava vulcanica di un metro

La foto pubblicata su Facebook dal vulcanologo dell'Ingv di Catania, Boris Behncke

L'Etna dà un po' di tregua. L’Osservatorio etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia conferma che durante il sopralluogo effettuato questa mattina nell'area sommitale, è stato osservato che l’attività stromboliana al cratere di sud-est è cessata. Attualmente il cratere produce un degassamento continuo.

La colata alimentata dal cratere di sud-est è in raffreddamento e il fronte si attesta a una quota di circa 2.800 metri. L’attività esplosiva di questa notte ha prodotto 'bombe' - porzioni di lava proiettate a considerevole altezza e distanza - che, sul fianco settentrionale dei monti Barbagallo, hanno raggiunto anche dimensioni di un metro. Bombe decimetriche sono state osservate su un’ampia zona a est dei monti Barbagallo, fino a una quota stimata intorno a 2700 metri.

Il parossismo nella notte

Nuovo parossismo nella notte con fontana di lava e violenti boati dal cratere di Sud-Est. Il fenomeno, iniziato all'una si è concluso alle 2.19. Presente anche una piccola colata lavica che si è diretta in direzione sud-ovest, che è alimentata e si attesta ad una quota di circa 2.800 metri sul livello del mare.

La nuova attività del vulcano attivo più alto d'Europa è stata accompagnata dall'emissione di un'intensa nube eruttiva, alta almeno 5 chilometri, secondo stime dell'Ingv-Oe, che ha causato una copiosa 'pioggia' di cenere lavica su diversi paesi e anche su Catania, provocando la sospensione dell'operatività dell'aeroporto.

Aeroporto

Chiuso per qualche ora l'aeroporto. Le operazioni di rimozione della cenere dalla pista si sono concluse con un'ora di anticipo rispetto al previsto: lo scalo è così tornato operativo come ha reso noto la Sac, società che lo gestisce, sottolineando che "potrebbero comunque verificarsi ritardi". Per questo la Sac invita i passeggeri ad "informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree". Informazioni sull'operatività generale dell'aeroporto sono disponibili sul sito ufficiale dello scalo, www.aeroporto.catania.it.

Emergenza a Catania

Per fronteggiare lo stato di disagio e pericolosità per la copiosa ricaduta di cenere dell'Etna sulla città e tutelare la pubblica incolumità dalle condizioni di gravissima criticità, il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha emanato un'ordinanza fissando, per le prossime 48 ore, il limite di velocità in 30 Km/orari per la circolazione di cicli e motocicli in tutte le strade del territorio comunale.

Dalla notte scorsa una decina di spazzatrici e numerosi operatori della nettezza urbana, stanno provvedendo con mezzi meccanici alla pulizia delle strade cittadine dalla sabbia vulcanica con servizi straordinari, provvedendo alla raccolta e allo smaltimento della cenere nei termini consentiti dalla legge.
L'ordinanza del primo cittadino impone anche alla Direzione Manutenzione e Servizi Tecnici di provvedere alla pulizia dei tombini e delle caditoie intasate dalla cenere vulcanica.
Adeguata segnaletica per pericolo cenere vulcanica nelle direttrici Nord, Sud ed Ovest, è in fase di sistemazione nelle grandi arterie di ingresso in città, fino a quando non saranno ripristinate le condizioni preesistenti ovvero l'eliminazione della cenere vulcanica dalle strade comunali; Ai cittadini, inoltre, viene fatto obbligo di depositare la sabbia vulcanica, eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni, in prossimità dei cassonetti utilizzati normalmente per il conferimento dei rifiuti e nella zona della differenziata di utilizzare appositi contenitori da depositare separatamente nel giorno stabilito per la raccolta del vetro.

Il vulcanologo

"Nella notte fra il 6 e il 7 luglio 2021, mentre si festeggiava l'ingresso degli Azzurri nelle finali del campionato Europeo, l'Etna ha aggiunto i suoi fuochi d'artificio" con il suo "44esimo parossismo dal 16 febbraio scorso", che è stato anche "uno dei più energetici di questa 'seconda serie' iniziata il 19 maggio" con la fontana di lava 'Franco Battiato'. Lo scrive, sul suo profilo Facebook, il vulcanologo dell'Ingv di Catania, Boris Behncke "La 'colonna sonora' era molto energetica - aggiunge il ricercatore - soprattutto con una cannonata quasi ininterrotta alla fine del parossismo, ricca di frequenze sia udibili sia infrasoniche (quest'ultime sono quelle che fanno tremare tutto).
Ovviamente la preoccupazione era tanta, come al solito, e in certi gruppi giravano le cose più assurde ('preparatevi ad abbandonare Pedara', "fontane di lava alte 5mila metri", per citarne due, mentre i getti più alti hanno raggiunto 1.000 metri). In realtà era 'solo' un altro episodio parossistico, il 44esimo (a partire dal 16 febbraio 2021), sebbene uno dei più energetici di questa 'seconda serie' iniziata il 19 maggio"

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