Catania

Venerdì 22 Novembre 2024

Uccisa dall'ex fidanzato ad Acitrezza, valanga di reazioni contro il femminicidio

Sgomento per la notizia della morte di Vanessa Zappalà, la ragazza di 26 anni uccisa a colpi di arma da fuoco dall'ex fidanzato la scorsa notte vicino al porticciolo di Acitrezza, in provincia di Catania. Un'altra storia di femminicidio, di una relazione d'amore finita con la morte di una giovane donna che aveva avuto il coraggio di denunciare il suo ex per stalking. Da ogni parte arrivano le reazioni di coloro che puntano il dito contro l'ennesimo atto di violenza che non è stato impedito dalle misure di protezione.

Femminicidio di Acitrezza, Bellanova: "Strage senza fine"

"Vanessa, 26 anni, è stata uccisa la notte scorsa sul lungo mare dall’ex fidanzato, che lei già più volte aveva denunciato per stalking. E’ l’ennesimo femminicidio nel nostro Paese, a poche ore dall’omicidio suicidio in provincia di Milano, dove un uomo ha ucciso moglie e figlia e si è tolto la vita". Lo scrive su Facebook Teresa Bellanova, viceministra delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili. "Una strage senza fine, che colpisce le donne, la loro libertà, il diritto stesso di vivere. E che si accompagna ai numeri spaventosi relativi alla violenza domestica, con 1160 casi registrati nel 2021, a dimostrazione che ancora oggi il contesto familiare resta il luogo più pericoloso per le vittime - prosegue -. Questi crimini rappresentano una sconfitta per tutti noi e per la nostra comunità. Di fronte a essi, dobbiamo saper reagire con forza, intensificando ulteriormente i controlli, applicando le norme in modo rigoroso, finanziando adeguatamente i centri di sostegno perché diano supporto a tutte le donne in difficoltà e lavorando sui territori per prevenire questi crimini terribili. Lo dobbiamo a tutte le vittime e lo dobbiamo soprattutto a tutte le donne che ogni giorno lottano a testa alta per affermare il loro diritto a vivere e ad essere libere".

Versace: "Fare di più per chi denuncia"

"Sono terribili e agghiaccianti le cronache che ci raccontano in queste ore l'ennesimo femminicidio, il numero 41 dall'inizio dell'anno. Un delitto atroce che spezza un'altra giovane vita, davanti al quale non possiamo tacere e restare inerti. Mi unisco commossa al cordoglio per la scomparsa di Vanessa e voglio lanciare un messaggio di vicinanza, che è insieme un solenne impegno, alla famiglia e agli amici che si trovavano con la ragazza al momento del delitto". Così Giusy Versace, deputata e responsabile del Dipartimento Disabilità, Pari Opportunità e Sport, commenta l'omicidio di Vanessa Zappalà, ventiseienne di Acitrezza (Ct), uccisa da vari colpi di arma da fuoco, secondo le testimonianze raccolte dai Carabinieri, per mano del suo ex fidanzato, nei mesi scorsi già sottoposto agli arresti domiciliari e al divieto di avvicinamento alla ragazza, a seguito di numerose denunce per stalking. "Evidentemente - aggiunge -, nonostante le tante buone leggi in vigore, dall'introduzione del reato di stalking al più recente 'codice rosso', queste misure non bastano se poi si consente comunque ai potenziali carnefici la facoltà di agire quasi del tutto indisturbati. Il governo ha posto in essere numerose iniziative legislative e ha assunto alcuni impegni, tra cui quello, espresso in una mozione parlamentare a mia prima firma approvata a ottobre 2019, a prestare particolare attenzione anche alle donne con disabilità vittime di discriminazioni multiple e maggiormente esposte a violenze e abusi, ma alcuni di quegli impegni sono ancora ad oggi in attesa di una concreta applicazione. Occorre dunque uno sforzo maggiore e più incisivo, sia da parte della politica che della magistratura per adottare iniziative più tempestive e concrete che mettano effettivamente al sicuro le donne che, spesso non senza paura e difficoltà, trovano la forza e il coraggio di denunciare. Non possiamo chiedere alle donne vittime di violenze di denunciare i loro aguzzini e poi abbandonarle, ci renderemmo così complici degli assassini e questo sarebbe una vergogna inaccettabile" conclude Versace.

Papatheu (Fi): "Siamo tutti colpevoli"

"È disgustoso vedere ancora morire donne nel silenzio, con la complicità delle istituzioni. Siamo tutti colpevoli. I numeri ci indicano che il sistema Paese ha fallito. Si tratta di una violenza senza fine. Gli uomini, poi, hanno perso tutti la dignità: mai una manifestazione culturale e collettiva, corale, per noi donne, da cui dipende l'umanità stessa". Lo afferma la senatrice di Forza Italia e componente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, Urania Papatheu, sul femminicidio di Acitrezza

Suriano (Gruppo Misto): "Subito misure più stringenti"

"Ancora una volta la realtà supera ogni più assurdo incubo. Morire in strada a ventisei anni vittima di una violenza che non si ferma neanche davanti ai divieti e agli arresti domiciliari. Mi auguro che l'omicida sia assicurato alla giustizia al più presto". Così Simona Suriano, deputata del Gruppo Misto sul femminicidio di Aci Trezza. "Questo ennesimo omicidio - aggiunge - dimostra che non bisogna mai abbassare la guardia per difendere le donne da uomini violenti. La prevenzione è essenziale per combattere la violenza sulle donne e se diffide, divieti e misure cautelari domiciliari non bastano bisognerà prevedere misure più stringenti, pene certe e sorveglianza speciale per chi si macchia di reati contro le donne. Alla famiglia di Vanessa Zappalà il mio profondo cordoglio."

Uil Sicilia e Uil Catania: "Non chiamatelo amore"

Non chiamatelo amore. Non chiamatelo raptus! È solo altro sangue sulle mani di uomini che odiano le donne”. Uil Sicilia e Uil Catania piangono la ventiseienne Vanessa Zappalà, vittima di femminicidio, assassinata la scorsa notte al porticciolo di Acitrezza. L’organizzazione sindacale con un messaggio della segretaria organizzativa regionale Luisella Lionti e della segretaria generale territoriale Enza Meli si uniscono al dolore dei familiari e degli amici della ragazza: “Con strazio e rabbia – commentano Luisella Lionti ed Enza Meli – apprendiamo questa notizia che allunga in provincia di Catania e in Sicilia una lista tragica, lunghissima, inquietante. Mai come oggi attuale, uno striscione su via Sangiuliano dalla nostra sede provinciale invita a non chiamare amore né raptus il femminicidio. Nessuna giustificazione è tollerabile, nessuna pena può bastare. È tempo che nelle scuole diventi obbligatoria per tutti l’ora di educazione al rispetto della vita. Se volete, vi proponiamo di tenere queste lezioni seduti attorno alla panchina rossa che abbiamo inaugurato due anni fa nel cortile della Uil di Catania e sulla quale è incisa questa frase di Isaac Asimov: la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci. Oggi, Isaac Asimov avrebbe pianto con noi Vanessa Zappalà!”.

Valente (Pd): "E' una sconfitta per lo Stato"

"L'uccisione di Vanessa Zappalà, la giovane a cui l'ex fidanzato più volte denunciato per stalking ha sparato in strada ad Aci Trezza, è una sconfitta dello Stato, come tutti i casi di Femminicidio annunciato. È Inaccettabile che non funzionino le misure di protezione, dopo una denuncia deve essere un imperativo categorico per tutti proteggere la donna". Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta del Senato sul Femminicidio e la violenza di genere. "L'inefficacia delle misure di protezione - prosegue Valente- impedisce di interrompere la spirale di violenza e rende anche difficile chiedere poi alle donne di denunciare. Rafforziamo quindi tutte le misure: dall'uso del braccialetto elettronico alla possibilità di arresto in flagranza per chi viola misure di protezione (una norma appena approvata alla Camera per emendamento alla riforma del Processo penale), ma anche il fermo per chi non è colto in flagranza, che vogliamo introdurre. Bisogna usare meglio gli strumenti che ci sono e rafforzare queste misure, fondamentali per impedire il peggio".

Monta la rabbia sui social: "Hai ucciso una ragazzina"

Anche sui social network monta la rabbia per l'uccisione di Vanessa da parte dell'ex fidanzato. "Principessa. Sarai l'angelo più bello. Non mi può pace quante volte ti mandavo messaggi 'stai attenta Vane...', 'Vane ho paura....' E tu 'Tranquilla non mi fa niente è solo geloso....' Facevi casa e lavoro una ragazza tranquilla, buona, gentile, educata. Ho senso di vuoto. Di angoscia", si legge in un post su Facebook. Un'altra ragazza su Tik-Tok in un montaggio di foto della 26enne scrive: "Principessa mia dolcissima come farò a non vederti più, con chi parlerò la sera dal balcone?". E attacca, insultando, l'ex fidanzato "bastardo maledetto hai tolto la vita a una ragazzina..."

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