Il femminicidio di Acitrezza, il padre di Vanessa: "Sciuto stava sempre davanti casa nostra"
"Era convito di essere un padre padrone", tanto da appostarsi sotto casa della ex e seguirla col Gps. Antonino Sciuto dava il tormento a Vanessa. Una continua escalation sfociata poi nel tragico omicidio della ventiseienne sul lungomare di Aci Trezza. A ricostruire gli ultimi mesi di vita della ragazza, che quotidianamente doveva fare i conti con un ex che non le dava pace, è il padre Carmelo Zappalà: "Stava sempre davanti casa nostra", ricorda. L'8 giugno scorso Sciuto era stato arrestato in flagranza di reato per stalking e maltrattamenti in famiglia da parte dei carabinieri intervenuti dopo la denuncia della ragazza. Segnali inquietanti alla luce della tragedia della notte scorsa. "Lei ha cercato di scappare, ma lui ha presa per i capelli e le ha sparato". "Non mi può pace quante volte ti mandavo messaggi - scrive su Fb una sua amica - 'stai attenta Vane...', 'Vane ho paura....' E tu 'Tranquilla non mi fa niente è solo geloso....' . Un altra attacca, insultando, l'ex fidanzato "bastardo maledetto hai tolto la vita a una ragazzina...". Sciuto, 38enne sposato ma separato e padre di due figli, è stato trovato poi morto impiccato in un casolare di campagna a Trecastagni. Nella sua auto sono stati trovati 28 proiettili compatibili con la pistola, una calibro 7,65, usata per uccidere Vanessa. "In linea con la Procura di Catania - ricostruisce il colonello Piercamine Sica, comandante del Reparto operativo del comando provinciale di Catania - era stato posto ai domiciliari ed è stato scarcerato dal Gip che aveva disposto nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di avvicinamento". Un provvedimento che si è rivelato inefficace a fermarlo, scatenando le polemiche sui social dove c'è anche chi evoca "l'ergastolo per i molestatori di donne" e chi si interroga: "Allora a che serva denunciare?". La ministra per il Sud, Mara Carfagna, segnala che "il pericolo di reiterazione del reato è, nei nostri codici, uno dei motivi che giustificano l'arresto anche in attesa di giudizio: sia applicato - aggiunge - ovunque una donna segnala un concreto rischio, ovunque ci siano precedenti che fanno temere per la sua incolumità". Simona Suriano, deputata del gruppo Misto, chiede "misure più stringenti, pene certe e sorveglianza speciale per chi si macchia di reati contro le donne". Per la senatrice di Fi e componente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, Urania Papatheu, "è disgustoso vedere ancora morire donne nel silenzio, con la complicità delle istituzioni, siamo tutti colpevoli, i numeri ci indicano che il sistema Paese ha fallito". Eugenio Saitta, capogruppo M5s in commissione Giustizia, ricorda che "tra le misure approvate con il codice rosso vi è anche la possibilità di ricorrere al braccialetto elettronico". Roberto Calderoli della Lega parla di donne "italiane uccise dai 'nostri Talebani', dai nostri fanatici assassini", aggiungendo che " chi mette in pericolo la vita di una donna deve andare in galera e restarci finché è pericoloso". Sarà lutto cittadino a Trecastagni. Lo ha deciso il sindaco del paese etneo, Giuseppe Messina, annunciando, per il giorno dei funerali bandiere listate a lutto e anche la sospensione per questa settimana degli spettacoli previsti. Stasera a Trecastagni è in programma una fiaccolata in ricordo di Vanessa.