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Femminicidio a Bronte, sul profilo del marito le foto del loro matrimonio e la scritta "Ti amo"

L'omicidio di Ada Rotini di 46 anni, uccisa dal marito Filippo Asero che poi ha tentato il suicidio. Oggi avrebbero dovuto formalizzare il divorzio

La foto postata su Facebook da Filippo Asero il 22 agosto scorso

Nonostante l'imminente separazione, Filippo Asero fino a pochi giorni fa continuava a pubblicare sui social foto assieme alla moglie come se nulla fosse. Sul suo profilo Facebook l'uomo, accusato di avere ucciso la moglie, Ada Rotini di 46 anni, il 22 agosto scorso ha pubblicato una foto che lo ritrae con Ada e sopra la scritta «Ti Amo». Nella foto copertina un'immagine del giorno del loro matrimonio.

Firrarello annuncia il lutto cittadino

Il delitto avvenuto a Bronte ha scosso la cittadina famosa per il pistacchio. Il sindaco Pino Firrarello ha annunciato il lutto cittadino. «Nessuna donna - commenta - deve avere paura di vivere libera. Se siete vittime, denunciate al Telefono Rosa ed alle Istituzioni: abbiamo il dovere di starvi vicine». «Pochi giorni fa ad Aci Castello - dice Firrarello con riferimento all’omicidio di Vanessa Zappalà , avvenuto ad Acitrezza, che è frazione di Aci Castello -, oggi a Bronte, domani non sappiamo dove, sappiamo che accadrà ancora. Non è possibile. Lo Stato deve punire severamente questi atti ignobili. Nessun essere umano può disporre della vita altrui».

Il sindaco di Noto invoca norme sicure

Ada Rotini, uccisa proprio nel giorno cui avrebbe dovuto formalizzare al Comune la separazione dal marito, era originaria di Noto. La città del Barocco è sotto shock. «La morte di una persona è un evento triste e doloroso», commenta il sindaco Corrado Bonfanti. «Il femminicidio - prosegue il primo cittadino di Noto - è l’atto più ignobile che una persona di sesso maschile possa compiente. C’è qualcosa che non quadra, perché, nonostante gli sforzi profusi dalle associazioni di volontariato e gli interventi dello Stato, il carnefice riesce quasi sempre a uccidere la sua vittima. Sensibilizzazione generale e iniziative nel sociale sono necessarie ma non sufficienti; bisogna mettere subito le donne minacciate in sicurezza senza alcun tentennamento e con norme precise ed efficaci».

Cordoglio anche da Maletto: «Terrificati»

Sulla vicenda interviene anche il sindaco di Maletto, piccolo centro confinante con Bronte. Il sindaco, l’amministrazione comunale e la comunità di Maletto si dicono «terrificati per il femminicidio avvenuto a Bronte senza pietà e alla luce del giorno», come si legge in un post del Comune su Facebook. «Ci stringiamo ancora increduli intorno ai familiari di Ada Rotini - prosegue il Comune di Maletto, guidato dal sindaco Giuseppe De Luca - in questo momento di grande dolore».

La Uil teme l'effetto emulazione

Per la Uil «la catena di odio e sangue non si spezza, anzi si allunga ogni giorno di più. E sta soffocando le donne, le loro speranze, la loro vita». Uil Sicilia e Uil Catania listano a lutto le proprie bandiere e piangono Ada Rotini: «Non si sono ancora asciugate le lacrime di rabbia e dolore per Vanessa, uccisa ad Acitrezza - aggiungono le segreterie generali della Uil regionale e territoriale - e già veniamo travolti da un’altra tragedia, sempre in provincia di Catania. Temiamo un inquietante effetto di emulazione. Chi può e deve intervenire lo faccia adesso, subito. Il nostro appello è rivolto a magistratura e forze dell’ordine, ma soprattutto alla politica perché è sempre più evidente che il Codice Rosso e le nuove norme antiviolenza non bastano a frenare questo massacro. Non c'è davvero più tempo da perdere».

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