È stato trovato morto in un casolare abbandonato del villaggio Campo di mare, a Vaccarizzo, zona marinara alla periferia di Catania, il 30enne sospettato del femminicidio di Giovanna Jenny Cantarero, la 27enne uccisa a colpi di pistola nella tarda serata del 10 dicembre scorso in una strada della periferia tra Misterbianco e Catania. L’ipotesi privilegiata è che si sia suicidato con un’arma da fuoco. Sul posto sono presenti i carabinieri del Comando provinciale che indagano sull'omicidio. Il presunto assassino di Jenny si chiamava Sebastiano Spampinato. L’uomo era sposato. Era impiegato in un centro scommesse in un paese della provincia etnea e aveva frequentazioni in ambienti criminali. Era un ultras del Catania calcio. Di lui non si avevano notizie dalla sera del femminicidio. Jenny lavorava in un panificio-pasticceria nella frazione di Laneri, quasi al confine con il territorio di Catania. Era uscita dal lavoro e si trovava assieme a una collega, quando è arrivato l'aggressore col volto coperto da un casco integrale. L'uomo le ha sparato da vicino, uccidendola. Non si sa ancora se l'arma con cui avrebbe sparato è la stessa con cui ha freddato la giovane. L’omicidio-suicidio ricalca la vicenda di Vanessa Zappalà, 26 anni, uccisa il 22 agosto scorso ad Aci Trezza (Catania) dall’ex fidanzato, Antonino Sciuto, 38 anni, che non le dava pace dopo che lei aveva troncato la loro relazione. Il pomeriggio del giorno dopo l’uomo fu trovato dai carabinieri impiccato in un casolare nelle campagne di Trecastagni.